writer1_0_2Leggo molto spesso un po’ dappertutto le lamentele di chi vorrebbe che OpenOffice si avviasse più velocemente. Molti vantano o rimpiangono le ottimizzazioni del pacchetto fornito/compilato per sistemi GNU/Gentoo, altri utilizzano il prelinking dei binari e delle librerie.

Onestamente l’ avvio di OpenOffice, su qualsiasi piattaforma hardware/software non è assolutamente tra i più brillanti (non che MS Office faccia meglio, intendiamoci). Vorrei in questo post fare alcune considerazioni su un paio di aspetti del problema: la compilazione o ottimizzazione dei files binari ed un corretto setup del sistema operativo. Al giorno d’oggi i processori che vengono montati mediamente sui nostri desktop o laptop dispongono di una potenza computazionale talmente elevata che le applicazioni di ufficio letteralmente dovrebbero volare. Succede puntualmente una volta che il programma è stato lanciato e lo stiamo utilizzando.

Il vero collo di bottiglia ancora oggi consiste nella fase di avvio dell’ applicazione. Questo è dovuto a vari motivi, il più importante dei quali è che le applicazioni hanno raggiunto dimensioni medie ragguardevoli in termini di kbytes “spesi”, il che ci porta a questi ragionamenti:

Operando sui parametri che regolano la gestione della memoria in OpenOffice è possibile ridurre i tempi di avvio dell’ applicazione in maniera sensibile. Per default OO riserva oltre 100Mb di RAM agli undo e molta altra ancora alla cache degli oggetti importabili. Da notare che questa ram viene spesa in fase di avvio, anche se non sarà poi effettivamente utilizzata.

Impostando il livello di undo ad una cifra ragionevole (ad esempio 10) ed utilizzando meno ram per la memoria di cache (5Mb per la cache grafica, 2Mb per ciascun oggetto e 5 come limite al numero di oggetti) il mio laptop ( Intel Pentium M 1,4Ghz, disco ATA100 ) avvia OpenOffice in poco meno di 1,5 secondi, mentre caricare un foglio di calcolo da una share Samba mi servono circa 2 secondi. Ho verificato queste prestazioni nei più svariati ambienti operativi (processori e dischi, Windows, Debian, Ubuntu, Fedora).

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