Leggo su PuntoInformatico un’ intervista a Umberto Paolucci, senior chairman di Microsoft EMEA e vicepresident di Microsoft Corporation.

Nell’ intervista rilasciata a P.I. Paolucci evidenzia come le strategie di Microsoft siano rivolte ad un mercato aperto e libero, dove l’ interoperabilità tra le applicazioni gioca un ruolo centrale: tra le principali novità, Office12: supporto esteso a XML e PDF, ma ancora nessuna apertura a Open Document.

Sicuramente Microsoft si è resa conto che dare libertà ai propri partner e clienti finali costituisce un valore aggiunto estremamente importante. È vero del resto che una azienda delle dimensioni di MS difficilmente può mutare rotta in modo repentino, troppa inerzia! Però sono speranzoso: non penso che il software libero e la libertà digitale siano un valore morale che debba essere adottato ad occhi chiusi da chiunque per ragioni etiche. Credo, piuttosto, che il modello di sviluppo del software libero, la condivisione della conoscenza e l’ apertura di codice e formati rappresenti oggigiorno una strada percorribile e vantaggiosa per le aziende IT: c’è fame di conoscenza, l’ alfabetizzazione informatica ormai sta cominciando a far breccia non solo tra gli utenti (bella scoperta), ma anche tra chi decide gli acquisti nelle PMI e nelle PA.

Un mercato maturo e responsabile predilige fornitori altrettanto attenti 😉

Una risposta

  1. forse sarò un po’ pessimista… per la vedo come una mossa di mercato volta a pararsi il didietro visti gli attuali sviluppi…

    Microsoft non mi è mai sembrata una realtà molto aperta, e tutte le ‘aperture’ del passato sono state causate da ultimatum di governi (se non sbaglio alcuni possono accedere ai sorgenti…) o da necessità di recupero…

    Avrei preferito l’adozione di un formato comunitario e aperto, come open document, piuttosto che questa apertura… anche se sicuramente l’apertura di questi formati aprirà, finalmente, la possibilità di interscambio completa con altri programmi di videoscrittura… imho

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