Ieri sera stavo pensando alla prima volta che sono riuscito a installare Debian GNU/linux e a far funzionare il sistema grafico. Era la fine del 2002 e Debian 3.0 “Woody” era stata rilasciata da poco. All’ epoca non sapevo molto di computers: le mie esperienze erano relative a MS Windows 98, che equipaggiava il mio primo PC e a Mandrake (benemerita distribuzione che ha forgiato una intera generazione di pinguini).
A casa avevo un collegamento a internet di tipo PSTN (modem analogico a 56kbps), ma ero riuscito a recuperare una rivista con il CDROM di Debian 2.2 “Potato”. Avevo provato diverse volte a installarla, ma non ero mai riuscito a spingermi oltre l’ installazione minima (senza l’ X Server, ecc…) finchè, una sera ho visto apparire Windowmaker in tutto il suo preistorico splendore!
Mi è venuto da pensare alla splendida sensazione di quella sera, la gioia di essere riuscito a fare qualcosa da solo, sforzandomi di capire di volta in volta quale fosse l’ ostacolo e studiare come poterlo risolvere. Ovviamente si trattava di banalità , ma all’epoca mi sfuggiva ad esempio la differenza tra la specifica VGA e quella VESA e così via. Mi è venuto anche da pensare a tutte le volte che ho installato Debian negli anni successivi: sui miei PC e laptops, sui vari server casalinghi, le prime esperienze lavorative …
Alla luce di tutto questo, e con *quella* splendida sensazione fresca nella mia mente, decido di scrivere un piccolo diario di bordo riguardo al mio personalissimo modo di installare Debian.
Perchè anche questo è il bello del software libero e di Debian in particolare: la libertà di fare come ci pare, di sbagliare o di non fare le cose nel miglior modo possibile, e di decidere se abbiamo la voglia di capire e imparare a fare meglio la volta successiva.
La serie continua:
Aahh.. Mandrake!! Siamo stati appassionati amanti fino alla 9… Poi ho scoperto Debian senza installazione, nel senso che sono rimasto fulminato dalla rivoluzione di Knoppix e dalla curiosità di cosa c’era sotto per funzionare così bene!! 😀
Hai perfettamente ragione, il mondo di linux è proprio questo, sbagliare, imparare e risbagliare ma soprattutto gioire dei traguardi raggiunti 🙂
Linux mi intriga… devo solo avere tempo e voglia di dedicarmici un po’ !!!!
ti assicuro che è un ottimo passatempo 😉